IL BILANCIO DEL PRESIDENTE
Un’altra stagione è finita, l’estate è cominciata ed è tempo di bilanci per il passato e di cominciare a guardare al futuro. In una delle prime serate afose, sul lungomare di Pescara facciamo una chiacchierata con il Presidente dell’ Amatori Luca D’Onofrio.
Luca, allora facciamo un bilancio generale della stagione dell’Amatori:
beh, il bilancio generale è assolutamente positivo: con la prima squadra abbiamo ottenuto il miglior piazzamento di sempre della storia dell’Amatori – quarti in regular season, final four di Coppa Italia e semifinale di playoff dove siamo usciti con assoluto onore contro la supercorazzata Latina (che, voglio ricordare, ha un budget forse dieci volte il nostro). E tutto questo facendo giocare in pianta stabile quattro nostri Under 19 e Under 17 di cui due con minutaggio di rilievo. L’obiettivo del mix di esperienza e gioventù che ci eravamo prefissi ad inizio della stagione è stato pienamente conseguito e tutto ciò con una drastica riduzione dei costi.
Scendendo nelle categorie giovanili abbiamo raggiunto le Finali Nazionali Under 19 di Élite con una squadra in cui c’erano solo due Under 19 e tutti Under 17. Ed anche qui, siamo usciti dopo il girone eliminatorio ma ricevendo i complimenti di tutti gli addetti ai lavori e giocandoci fino alla fine tutte e tre le partite mettendo anche in grande difficoltà la squadra che poi si è laureata Campione d’Italia. Un pizzico di delusione, l’unica dell’annata, è arrivata forse dalla Under 17 dove obiettivamente contavamo di fare qualcosina di meglio ed invece, dopo aver dominato imbattuti il campionato regionale, abbiamo inopinatamente perso lo spareggio con Bologna per accedere alle fasi nazionali. Però qui, a parziale scusante, c’è da dire che poco prima dell’inizio e poi anche durante la stagione, sono venuti a mancare alcuni giocatori che per motivi personali hanno smesso, scombinando un po’ i programmi fatti, soprattutto in termini di efficacia degli allenamenti. E la squadra può averne risentito nel momento decisivo.
Anche i gruppi più giovani, sia in termini di età che di composizione, hanno fatto delle buone figure e lasciano ben sperare per il futuro. In particolare gli Under 14 e gli Under 13 hanno raggiunto i risultati che ci eravamo prefissi per quest’anno.
Procede poi a grandi passi l’ottimo lavoro di Roberto Paolillo e del suo staff col settore minibasket che sta costantemente crescendo sia in termini di numeri che di qualità.
Il bilancio tecnico è quindi assolutamente positivo. Purtroppo non altrettanto possiamo dire di quello dei conti, infatti se siamo stati molto bravi a contenere i costi all'osso, non lo siamo stati dal lato ricavi perchè ancora una volta non siamo riusciti, non so bene se per nostra incapacità o per oggettive difficoltà, a reperire risorse fresche che ci consentano di poter fare ancora meglio e con più serenità quello che da anni riusciamo a fare molto bene dal punto di vista tecnico. E questo problema, di anno in anno, diventa più pressante per cui, sicuramente dobbiamo noi per primi impegnarci ancora di più e meglio nell'inventarci qualche iniziativa di marketing che consenta di avvicinare nuove risorse sia umane che economiche. Rinnovo anche l'appello all'imprenditoria pescarese per la ricerca di un main sponsor che potrebbe veramente farci fare il salto qualità.
Un altro aspetto forse un po' deludente è anche quello delle presenze al palazzetto che, al di là dei fedelissimi appassionati che ringraziamo, non sono cresciute neanche quest'anno in cui è stato disputato un campionato di vertice con sette giocatori su dieci di Pescara: cosa bisogna fare?
Questo è l'altro aspetto del marketing su cui dobbiamo cercare di inventarci qualcosa, però qui ci scontriamo anche (spiace dirlo ma è la realtà) con una cultura sportiva che a Pescara non è proprio elevatissima: il pescarese accorre in massa solo quando c'è la finalissima per vincere qualcosa. Avviene anche nel calcio, figuriamoci negli sport “minori”.
Coach Fabbri è stato (insieme ai giocatori) il protagonista di questa annata ma, appena concluso il campionato ha manifestato, per oggettivi motivi familiari, la difficoltà a proseguire il rapporto: qual è il pensiero della società?
Enrico ha fatto un lavoro egregio sotto tutti i punti di vista: tecnico, professionale ed umano. Ha messo in campo la squadra che gli è stata affidata ottenendo il miglior risultato di sempre per la nostra società, lavorando con grande professionalità ed avendo sempre un ottimo rapporto umano con tutti. Dobbiamo ancora incontrarci per prendere atto di quanto da lui manifestato a caldo ma naturalmente lo ringraziamo sin d'ora per l'annata trascorsa con noi.
E veniamo al futuro: da cosa e dove si ripartirà?
Si ripartirà da dove siamo arrivati. Il lavoro fatto in questi anni ci permette di avere uno zoccolo duro di giocatori giovani e di nostra proprietà che ruoteranno intorno al punto fermo Stefano Rajola, un “ragazzo” che è arrivato l'anno scorso in modo totalmente strumentale al nostro progetto per fare da chioccia ai nostri pulcini. Su quello che ha fatto Stefano (sul campo e fuori) quest'anno è assolutamente superfluo aggiungere parole.
Ma il primo tassello da riempire quest'estate sarà, sempre nell'ottica della priorità del nostro vivaio, quello di ridisegnare lo staff tecnico del settore giovanile visto che anche un nostro storico allenatore come Piero Donzelli ha manifestato la volontà di “staccare un po' la spina”. E qui approfitto dell'occasione per ringraziare Piero per gli anni trascorsi con noi, per l'impegno profuso e per i tanti ragazzi che ha formato.
Siamo quindi in trattativa per scegliere un nuovo responsabile a cui affidare il settore giovanile e una volta definito lo staff passeremo poi a delineare quella che sarà la squadra che parteciperà al campionato di DNB 2014/2015. Sarà fatto tutto in tempi molto brevi e ci risentiremo presto. Intanto buona estate a tutti.
Riprendendo quindi il titolo del primo numero del giornalino di quest'anno “l'Amatori c'è” e ci sarà, con buona pace di qualche “voce” che, come sempre, circola nell'aria.