Coach D'Addio: “Dobbiamo farci trovare pronti nei momenti che contano”
“E' nei momenti di difficoltà che l'ambiente deve compattarsi”
L'Amatori Pescara 1976 è pronta per l'ultimo turno interno della regular season e per riprendere il suo cammino verso un posto al sole, interrotto momentaneamente a Roseto una settimana fa. La truppa di coach Federico D'Addio ha lavorato con dedizione e fiducia per preparare la gara del PalaElettra contro Teate, ma nella consueta chiacchierata infrasettimanale con il tecnico biancorosso si è partiti chiaramente dal retaggio del ko maturato negli ultimi 41 secondi nello scontro diretto del Palamaggetti.
E' un caso o c'è un nesso di causalità nel fatto che con L'Aquila e Roseto in casa si è vinto in modo anche discretamente largo e fuori si è perso al fotofinish in una gara punto a punto (all'overtime nella prima circostanza, nell'ultimo giro di orologio nella seconda)?
“Questa è l'antitesi di tutto quello che si fa a livello di squadra, quando si ha la testa sgombra e c'è energia positiva intorno i giocatori tendono ad essere più liberi mentalmente e probabilmente un gruppo giovane tende un attimino a subire una energia che non definisco negativa, ma contraria. Questa cosa serve ai ragazzi per il loro percorso di crescita, perchè un ragazzo di 20 anni o poco più deve imparare a gestire certi momenti, e il nostro compito, come staff, come allenatori e più in generale di tutto l'ambiente, è di compattarsi soprattutto nel momento in cui si pensa che le cose non stiano andando nella direzione giusta. I risultati sono il frutto di più componenti, non solo di una delle parti. Ribadisco un concetto espresso più volte: è un campionato livellato verso l'alto, che si deciderà nel rush finale. Ci sono 6 o 7 squadre che lotteranno fino all'ultima giornata per guadagnarsi qualcosa di importante e noi dobbiamo farci trovare pronti nei momenti che contano, anche smaltendo le tossine negative, imparando a vivere certi momenti, soprattutto perchè poi quando la stagione entrerà realmente nel vivo questa esperienza sicuramente ci darà un buon tornaconto”.
Come è stata assorbita la sconfitta e come è stata questa settimana di lavoro?
“E' stata una settimana classica, dopo esserci fatti una chiacchierata su alcune cose che dovevano essere un attimino riviste. I ragazzi si sono subito immersi nella settimana di lavoro per preparare la partita contro Teate che comunque è un impegno importante e da approcciare, come sempre, al massimo”.
Può essere definita una partita-trappola, questa?
“Non possiamo permetterci di approcciare una partita in casa avendo in testa un'idea del genere, soprattutto dopo una sconfitta rimediata una settimana prima. Mi aspetto un mood di quelli importanti da parte dei ragazzi per dimostrare che c'è il piglio giusto per fare quello che abbiamo in testa”
Sviscerato l'aspetto psicologico, cosa si aspetta di vedere sul piano tecnico il coach contro Teate?
“Tante di quelle cose viste già a Roseto, ripulendo e smorzando gli angoli di quelle cose che non ci hanno permesso di portare a casa la partita. Proveremo un po' a cambiare delle cosette, provando anche a dare un po' più di minutaggio a chi magari in questo momento ne sta avendo meno”