INTERVISTA ALL’ASSISTANT COACH: MARCO SCORRANO
Oggi presentiamo ai tifosi dell’Amatori una figura che spesso rimane fuori dalle cronache ma che è fondamentale in una squadra di basket: l’”assistant coach”, cioè il vice allenatore, colui che coadiuva il coach nella preparazione e gestione degli allenamenti, ma ancor di più durante la partita, quando, con i suoi suggerimenti e le sue segnalazioni, permette al capo allenatore di cogliere tutti gli aspetti che, giocoforza, gli sfuggono durante una gara. E grandi assistenti hanno spesso contribuito in maniera decisiva alle carriere di grandi allenatori, un nome su tutti: Franco Casalini per Dan Peterson.
La figura dell’assistente quindi deve essere necessariamente scelta ed in totale sintonia con il capo allenatore e Giorgio Salvemini ha indicato alla società il nome di Marco Scorrano come suo primo collaboratore. Ed andiamo perciò a conoscere Marco Scorrano, ingegnere, nato a Vasto il 20 aprile 1976, sposato con due bambini.
Marco, come quando e perché ti sei avvicinato al basket?
Sono nel mondo del basket da quando avevo 4 anni ed ho iniziato a giocare a minibasket proprio con l’Amatori dove ho fatto tutto il settore giovanile fino alla serie C. E’ diventato subito la mia grande passione ma poi, a causa di un infortunio, ho dovuto smettere e mi sono dedicato all’altra mia grande passione, l’ingegneria cibernetica. Mi sono iscritto all’Università di Pisa e mi sono laureato nel 2000. Poi dopo la laurea mi sono riavvicinato al basket e ho iniziato ad allenare tredici anni fa e l’estate scorsa a Norcia ho conseguito la tessera di secondo livello. Ho iniziato nel 2001 con la Yale di B femminile poi ho fatto i settori giovanili di Spoltore e Robur fino alla inaspettata ma graditissima telefonata di Antonello Giordano quest’estate. Mi ha chiamato alla vigilia del corso allenatori di Norcia ed è stata veramente una bella sorpresa perché proprio non me l’aspettavo.
Il rapporto con Giorgio?
Eccezionale sotto ogni aspetto. Giorgio è una grandissima persona e lavorare con lui è un’esperienza gratificante e formativa da tutti i punti di vista. Sta facendo crescere tutti i giocatori e tutti noi allenatori dello staff.
Ti ha dato qualche compito preciso nella gestione degli allenamenti o della partita? Qualche aspetto particolare da curare?
Nell’ambito della gestione settimanale ci suddividiamo le attività di preparazione strategica della gara, a partire dalla sessione video che facciamo per vedere le squadre avversarie ed approntare il relativo piano partita. Nell’ambito della gara ho la responsabilità diretta della rilevazione della produttività dei giochi d’attacco e delle difese, sia di squadra che dei singoli. E naturalmente tutto il lavoro di assistenza nella gestione dei time out e degli intervalli lunghi. Un’attività di staff e di confronto che facciamo costantemente.
Tu sei anche allenatore dell’Under 17. Che squadra è?
Un bel gruppo, di ragazzi molto volenterosi e disciplinati, molti al primo anno nella categoria o che avevano smesso e hanno ripreso, quindi un gruppo con molto margine di crescita. Devo dire che essendo molto assorbito dal lavoro con la prima squadra, sugli Under ci dà una grossa mano Gigi Di Nallo che è un allenatore esperto e con una grande disponibilità e voglia di lavorare che trasmette a tutti i ragazzi. Ed è bello vedere che questo lavoro si traduce in evidenti miglioramenti tanto che ora sono tutta un’altra squadra rispetto a settembre.
Marco fuori dal campo:
Io ho anche un lavoro come funzionario del Comune di Pescara per cui il tempo libero è veramente poco ed è naturalmente tutto dedicato alla famiglia: ho due bambini, Arianna Caterina di quasi 5 anni e Leonardo che ha appena compiuto un anno (con tutto quel che ne consegue…) . Per il resto, il pochissimo tempo libero che rimane lo dedico all’altra mia passione che è l’informatica e l’ingegneria cibernetica. Sono anche uno di quelli che si smontano la casa e la rimontano applicando le diverse tecnologie.
Piatti preferiti?
Come si può vedere dalla “stazza” i piatti preferiti sono tanti…(ride) e sono anche un discreto cuoco per cui il risultato è questo…
Tifo calcistico?
Juventus.
Modello di allenatore di basket?
Fino a poco tempo fa era Dan Peterson ora è quello che mi sta dando questa grossa opportunità, cioè Giorgio Salvemini.
Dove può arrivare questa Amatori?
Io dico che stiamo lavorando giorno e notte per arrivare il più in alto possibile, cioè vincere il campionato, ed io ci credo.
Grazie Marco e allora sempre …. Forza Amatori!!
Ufficio Stampa Amatori Pescara